Rassegna Stampa Fiscale

17 Maggio 2024
17 Maggio 2024

Superbonus, sì del Senato alla fiducia Il centrodestra prova a ricompattarsi

Con 101 voti favorevoli e 64 contrari il Senato ha approvato la fiducia al decreto Superbonus. Ora il testo passa alla Camera dove dovrà ottenere il via libera entro il 28 maggio. Per Fratelli d’Italia non ci sono problemi politici e la maggioranza non è stata mai in discussione. Forza Italia ribadisce, invece, ‘molte perplessità’. Il segretario Antonio Tajani afferma: ‘Siamo contro qualsiasi ipotesi di legge retroattiva in qualunque settore… ma per un emendamento che non condividiamo non viene meno la fiducia nel Governo’. Per il capogruppo del Pd Francesco Boccia: ‘La fiducia posta a questo provvedimento è una fiducia posta sulla stessa maggioranza: oggi FI ingoia gli errori del ministro Giorgetti che colpisce imprese e aziende che si sono fidate dello Stato ma premia con condoni e concordati chi invece lo Stato lo raggira’. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Il Senato approva lo spalma detrazioni’ – pag. 7)

17 Maggio 2024

Nuove sanzioni da settembre Partite Iva, ritocchi al concordato

Delega fiscale. Lunedì il Consiglio dei ministri darà il via libera definitivo al decreto che contiene le nuove sanzioni amministrative e penali. Due categorie per definire i crediti d’imposta inesistenti e quattro per i non spettanti. Un altro indirizzo servirà a precisare in modo dettagliato come la nuova declinazione si applicherà ai crediti d’imposta più utilizzati, come ad esempio quelli su ricerca e sviluppo. Sul capitolo sanzioni sarà necessario modificare la decorrenza perché il testo originario del Dlgs prevedeva una decorrenza dalle violazioni commesse dal 30 aprile. L’ipotesi è che ora il nuovo regime declinato all’insegna di una maggiore proporzionalità scatti dalle violazioni commesse da settembre. Si punta soprattutto a dare maggiore certezza sulle sanzioni applicabili a crediti d’imposta inesistenti e non spettanti, attraverso una loro più puntuale definizione. Ritocchi al concordato preventivo biennale per le partite Iva. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Crediti di imposta in ordine’ – pag. 26)

17 Maggio 2024

Superbonus e Pnrr, arriva un altro round di controlli

A fine maggio nuove verifiche in cantiere sul Superbonus interesseranno 9 Regioni. Le verifiche del Dipartimento Pnrr del ministero dell’Ambiente saranno condotte in collaborazione con l’Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l’Unione europea della Ragioneria generale dello Stato e l’Enea. Si tratta di controlli sia documentali che in cantiere, svolti a puntate, senza un calendario previsto a monte. A febbraio ci sono state le verifiche a campione della Corte dei conti europea, ad aprile quelle dei funzionari della Commissione europea. Ora, tra il 29 e il 30 maggio, sono in programma controlli a campione in Lombardia, Piemonte, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, Umbria, Campania, Sicilia e Puglia. 

17 Maggio 2024

Debito, Italia verso il primato: Grecia superata in tre anni

Conti pubblici. Oggi Scope Rating renderà noto un nuovo report sui conti pubblici italiani gravati in misura pesante dai crediti fiscali del settore edilizio che hanno fatto schizzare il debito pubblico di due punti di Pil all’anno fino al 2027. Per far scenderne il peso di un punto percentuale all’anno dal 2027, come chiedono le nuove regole fiscali europee, l’Italia deve avviare il freno fin da prossimo anno e cumulare tra 2025 e 2029 un miglioramento del saldo primario da 135 miliardi di euro: somma che vale il 5,8% del Pil. La cifra calcolata viaggia sugli stessi ordini di grandezza della spesa del Superbonus. Le analisi dell’agenzia di rating non evidenziano di per sé uno scenario drammatico, in quanto poggiano su una previsione di crescita media annua all’1% e un’inflazione intorno al 2% nei prossimi 5 anni ma a complicare le cose ci sono gli effetti dei crediti fiscali ovvero delle agevolazioni legate agli interventi edilizi. Presto Roma strapperà ad Atene il primato del debito/Pil continentale perché, senza correttivi, il passivo italiano è destinato a salire al 143,7% del Pil nel 2028.

17 Maggio 2024

Ravvedimento speciale al test delle violazioni sostanziali

Con la circolare n. 11/E/2024 l’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni sulla riapertura al 31 maggio prossimo del termine per il ravvedimento speciale – con riduzione delle sanzioni a un diciottesimo – per le ‘violazioni riguardanti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi d’imposta precedenti’. L’estensione del ravvedimento speciale alle ‘violazioni riguardanti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022’ non risolve i dubbi ancora esistenti sulla portata dell’agevolazione. Il riferimento è alle violazioni sostanziali che non hanno determinato una infedeltà dichiarativa, come la tardiva fatturazione. L’art. 21 del Dl 34/2023 esclude dalla regolarizzazione alcune violazioni formali ma include tutte le violazioni ravvedibili per i periodi d’imposta validamente dichiarati. L’Agenzia delle Entrate sembra favorire un’interpretazione estensiva delle limitazioni anche per il 2022, ma la portata del ravvedimento sembra ampia, includendo varie violazioni sostanziali. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Ravvedimento speciale per l’anno 2021, il 31 maggio alla cassa per i ⅝ degl importi’ – pag. 26)

17 Maggio 2024

F24 rateali con addebito alle future scadenze

Con la circolare n. 9/E/2024 l’Agenzia delle Entrate ha illustrato la nuova modalità di rateazione che si applicherà a partire dal saldo del periodo d’imposta 2023, ossia dal 1°luglio 2024 per le persone fisiche, le società di persone, gli enti non profit e le società di capitali con esercizio solare. Rateizzabili il saldo e il primo acconto di imposte e contributi risultanti dalle dichiarazioni e dalle denunce presentate. Il contribuente ha la possibilità di scegliere il numero di rate mensili di pari importo, fino ad un massimo di 7: la prima si versa il 1°luglio, le successive ogni 16 del mese, non oltre il 16 dicembre. Per chi versa il 31 luglio con la maggiorazione 0,40% il massimo si riduce a 6. Dalla seconda rata si applicano gli interessi al 4% annuo. Non servono opzioni formali ma basta il comportamento concludente, ossia la compilazione, nel modello F24, degli appositi campi concernenti la rateazione, con il numero delle rate e il totale di rate scelto. 

17 Maggio 2024

Ristorni ai soci della cooperativa con piena deducibilità ai fini Irap

Recentemente l’Amministrazione finanziaria ha chiarito la piena deducibilità ai fini Irap dei ristorni riconosciuti ai soci cooperatori, a prescindere dalle modalità di contabilizzazione degli stessi stabilite dall’Oic 28 emendato. Nel giugno 2022 l’Oic ha infatti approvato taluni emendamenti ai principi contabili nazionali dedicati alle cooperative. In particolare, sono stati introdotti i paragrafi 23A e 23B al principio Oic 28 relativo al patrimonio netto. Per il primo, i ristorni sono iscritti tra i debiti se esiste un’obbligazione alla loro ripartizione alla chiusura dell’esercizio. Per il paragrafo 23B se non esiste tale obbligazione, i ristorni sono contabilizzati come distribuzione dell’utile. L’Agenzia ha confermato la deducibilità dei ristorni ai fini Irap anche quando contabilizzati come distribuzione dell’utile, poiché mantengono la loro natura di componenti reddituali. Secondo il dm 8 giugno 2011 questi componenti rilevanti concorrono alla base imponibile Irap al momento dell’imputazione a conto economico. 

17 Maggio 2024

Il rimborso parziale del Fia alla cassa non va reinvestito nei 90 giorni

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello 105 di ieri, ha chiarito che per gli investimenti qualificati delle Casse di previdenza e dei fondi pensione i rimborsi anticipati proporzionali su iniziativa del gestore non comportano obblighi di reinvestimento, a differenza dei rimborsi con annullamento delle quote, che invece comportano l’obbligo di reinvestire nei 90 giorni. Ciò vale anche per i Pir. Una cassa di previdenza ha investito in una Fia lussemburghese di private debt nel 2021. Nel 2023 il fondo, con una modifica regolamentare, ha previsto che gli investimenti siano effettuati in aziende italiane per beneficiare dell’agevolazione introdotta dalla legge di Bilancio 2017. La tematica riguarda i rimborsi pro quota, ovvero quelli effettuati su iniziativa del gestore, a tutti i partecipanti, proporzionalmente alle quote o alle azioni da ciascuno possedute. 

17 Maggio 2024

L’inerenza dei costi guarda a chi li ha sostenuti

Con la sentenza n. 13043, depositata lo scorso 13 maggio, la Corte di cassazione ha sostenuto che non è corretta la contestazione di indeducibilità dei costi relativi ai beni concessi in comodato fondata unicamente sulla previsione contrattuale che pone a carico del comodatario le spese di manutenzione. Bisogna invece verificare se la spesa in questione rientri o meno nel programma imprenditoriale dell’impresa comodante, sulla base dell’applicazione del principio di inerenza che è immanente nell’ordinamento tributario. Il caso riguardava una società che aveva acquistato macchine da caffè concesse in comodato ai suoi clienti. Il contratto di comodato prevedeva che le spese di manutenzione fossero a carico dei clienti medesimi. 

17 Maggio 2024

Investimenti 4.0, rileva il primo impegno vincolante

Per il credito d’imposta beni 4.0 la data da prendere in considerazione coincide con il primo impegno vincolante a effettuare l’ordine. Si aggiunge in questo modo una terza specifica per l’agevolazione prevista a favore dei beni 4.0. L’informazione è stata resa nota dal Gse, sul proprio sito internet, con l’intento di fornire chiarimenti per la compilazione e l’invio dei moduli per la compensazione dei crediti d’imposta 4.0. Nella compilazione dei moduli, relativi alla misura Transizione 4.0, con riferimento al ‘Periodo di realizzazione degli investimenti’, la data iniziale deve coincidere con la data del primo impegno giuridicamente vincolante che rende gli investimenti irreversibili. La data finale coincide con la data di completamento degli investimenti. La presenza di dati discordanti determinerà lo scarto degli F24 da parte dell’Agenzia delle Entrate. 

17 Maggio 2024

I professionisti scontano il 110%

La stretta sul Superbonus voluta dal Governo la pagheranno i professionisti che non incasseranno i compensi per i lavori già effettuati. Almeno il 30% degli studi non ha percepito e non percepirà mai gli emolumenti per le attività di progettazione o gli studi di fattibilità per procedere con i lavori di riqualificazione. Un quarto delle attività professionali potrebbe trovarsi presto in difficoltà finanziaria a causa dei mancati incassi. Come se non bastasse, i costi per la cessione dei crediti e per le polizze assicurative sono esplosi negli ultimi due anni. Difficoltà che potrebbero pesare anche sul Pnrr; gli studi che hanno investito molto sul Superbonus, infatti, si trovano ora in una situazione di ‘netto e forse irrecuperabile ritardo nell’acquisizione di commesse del Piano’. Questo l’impatto delle recenti strette al 110% secondo l’analisi di Fabio Tonelli, coordinatore del gruppo di lavoro Oice sul Superbonus. 

17 Maggio 2024

Si moltiplicano i paletti per la fruizione dei crediti da bonus edilizi

Aumentano i paletti per la fruizione dei crediti d’imposta da bonus edilizi. Slitta di un anno la Sugar tax mentre si proroga di due l’entrata in vigore della Plastic tax. Sono alcune delle novità contenute nella legge di conversione del decreto Superbonus approvata ieri in prima lettura dal Senato. Il testo, blindato, passa ora alla Camera per essere convertito in legge entro il 28 maggio. Tra le novità posto di rilevo assume la stretta sulla fruizione dei bonus edilizi. Anche per i soggetti che hanno debiti nei confronti dell’Erario è disposta la sospensione, fino a concorrenza del dovuto, dell’utilizzo in compensazione dei crediti di imposta per interventi edilizi agevolabili in presenza di iscrizioni a ruolo o carichi affidati agli agenti della riscossione relativi ad imposte erariali nonché ad atti emessi dalle Entrate per importi complessivamente superiori a 10 mila euro, se sono scaduti i termini di pagamento e non siano in essere provvedimenti di sospensione o sia intervenuta decadenza dalla rateazione. Dal 1°luglio 2024, poi, viene esclusa la facoltà di avvalersi della compensazione mediante F24 per i contribuenti con debiti con il fisco. 


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