8 Agosto 2025

Usufrutto e nuda proprietà: tassabile solo la plusvalenza

La cessione di nuda proprietà e usufrutto a due acquirenti non fa scattare la tassazione dei proventi come redditi diversi per il venditore. Solo se ricorrono le condizioni temporali può configurarsi una plusvalenza tassabile. Questo, uno degli effetti della norma d’interpretazione autentica contenuta nell’art. 1-bis del decreto fiscale, introdotto in fase di conversione, che si ritiene operi retroattivamente dal periodo d’imposta 2024. La norma distingue tra cessione e costituzione di diritti reali immobiliari, con effetti fiscali differenti. Se il cedente perde ogni diritto, si applica la disciplina delle plusvalenze. Se, invece, mantiene un diritto, si genera un reddito diverso. L’interpretazione smentisce alcune pronunce delle Entrate, tra cui la risposta 133/2025, che aveva considerato la cessione dell’usufrutto come reddito tassabile separato. Le nuove regole uniformano il trattamento fiscale, chiarendo i casi di tassazione ai fini Irpef o Ires. 

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8 Agosto 2025

Tcf, allineamento ai principi contabili per obbligazioni e diritti di superficie

Con il provvedimento di ieri l’Agenzia delle Entrate ha aggiornato il provvedimento dello scorso gennaio che riguarda le linee guida del Tcf per i contribuenti industriali interessati dal regime dell’adempimento collaborativo. In particolare, poiché questo istituto prevede uno stretto collegamento con i rischi derivanti dall’adozione dei principi contabili, era stato istituito con provvedimento del 10 ottobre 2024 un tavolo tecnico fra Entrate e Oic per mappare la ricaduta degli aspetti contabili sulla tassazione. L’aggiornamento di ieri tiene conto di tre casistiche che sono state analizzate congiuntamente da Entrate e Oic. In particolare, sono state fornite indicazioni delle seguenti tre fattispecie: il recesso anticipato da un contratto di commodity swap; il corrispettivo per la concessione del diritto di superficie; l’emissione e chiusura di un prestito obbligazionario convertibile a tasso zero. Approvato anche il provvedimento delle Entrate che riguarda il Tcf per le imprese assicurative. 

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25 Luglio 2025

Indici sintetici di affidabilità fiscale - periodo d’imposta 2024

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 11/E del 18 luglio 2025, fornisce chiarimenti in merito alle novità in materia di indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), in applicazione per il periodo d’imposta 2024. Ogni anno, infatti, gli ISA sono oggetto di aggiornamento; per il periodo d’imposta 2024, il processo evolutivo e di affinamento ha riguardato la revisione completa dei 100 indici, nonché l’aggiornamento di tutti i 172 ISA in vigore, per consentire una più aderente applicazione al periodo d’imposta 2024.

Non essendo intervenute per l’annualità in parola, significative novità riguardanti le modalità di effettuazione degli adempimenti correlati all’applicazione degli ISA, la circolare, proprio in un’ottica di semplificazione, fa una rapida rassegna delle questioni principali, rinviando alle precedenti circolari per l’eventuale trattamento di specifiche tematiche. 

 

La nuova classificazione ATECO 2025

 

Dallo scorso 1°gennaio è entrata in vigore la nuova tabella di classificazione delle attività economiche denominata ATECO 2025. Sostituisce la precedente versione ATECO 2007 – Aggiornamento 2022, a partire dal 1° aprile 2025. 

La classificazione ATECO 2025 ha introdotto significative modifiche rispetto alla versione ATECO 2007 – Aggiornamento 2022, sia ai codici attività, sia alle relative note esplicative, interessando tutti i livelli gerarchici della classificazione. 

L’adozione della classificazione ATECO 2025 ha determinato significativi impatti sugli ISA. In generale si rileva che la modulistica ISA relativa al periodo d’imposta 2024 risulta aggiornata al fine di tener conto della nuova classificazione. 

L’introduzione della nuova classificazione ATECO 2025 ha influito sulla ordinaria attività di revisione degli ISA, prevista almeno ogni due anni dalla loro prima applicazione o dall’ultima revisione, rendendo necessaria un’attività di aggiornamento straordinaria. 

In particolare, 14 ISA del comparto del commercio al dettaglio, già approvati con decreto dell’Economia del 18 marzo 2024, sono stati oggetto di revisione anticipata in conseguenza della modifica della divisione ATECO 47, dedicata proprio alle attività di commercio al dettaglio. 

La nuova classificazione ATECO 2025 ha comportato la variazione di un numero rilevante di titoli dei codici attività che ha reso necessario un intervento di aggiornamento su quasi tutti i modelli ISA in vigore per il periodo d’imposta 2024, nonché l’introduzione di nuove informazioni, per le attività economiche del commercio al dettaglio. 

Tali nuove informazioni sono state introdotte al fine di garantire la costante aderenza dello strumento rispetto alle attività economiche a cui si riferiscono e non risultano rilevanti ai fini del calcolo dell’ISA per il periodo d’imposta 2024. 

L’adozione della nuova classificazione ATECO 2025 non comporta l’obbligo di presentare un’apposita dichiarazione di variazione dati relativi all’attività svolta ma il contribuente che rilevi la necessità di comunicare alle Entrate una nuova codifica che meglio rappresenti l’attività svolta dovrà effettuare una dichiarazione utilizzando la Comunicazione Unica (ComUnica) o, se non iscritto nel Registro delle Imprese della Camera di commercio, uno dei modelli pubblicati sul sito delle Entrate.

 

Gli interventi normativi in materia di ISA per il periodo d’imposta 2024

 

La circolare fornisce una panoramica delle disposizioni che si sono succedute nei primi mesi del 2025 e che hanno riguardato l’applicazione degli ISA in vigore per il periodo d’imposta 2024. 

Con il Dm 31 marzo 2025 sono state approvate le modalità di costruzione e applicazione di 100 ISA, oltre che della territorialità generale, di quella del commercio e di tre territorialità specifiche. Tali 100 ISA rappresentano l’evoluzione di 85 ISA già approvati con il Dm 8 febbraio 2023 e l’evoluzione anticipata di 15 ISA già approvati  con Dm 18 marzo 2024.

Con il decreto del Vice Ministro all’Economia del 24 aprile 2025 è stata prevista una serie di interventi come l’introduzione di correttivi al solo periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2024 che tengono conto del nuovo scenario economico associato alle tensioni geopolitiche, ai prezzi dell’energia, degli alimentari e dell’andamento dei tassi di interesse, attraverso l’individuazione di una metodologia statistico-economica utilizzata per la revisione congiunturale straordinaria degli ISA. Inoltre, sono stati individuati degli indici di concentrazione della domanda e dell’offerta per area, che considerano vantaggi e svantaggi in relazione alla collocazione territoriale. Altri interventi sono caratterizzati dall’individuazione di misure di ciclo settoriale per tenere conto degli effetti dell’andamento congiunturale, l’aggiornamento delle analisi territoriali a livello comunale a seguito dell’istituzione di nuovi Comuni o delle fusioni. Nell’elenco figurano poi le modifiche all’ISA EM05U, relative all’aggiornamento della Territorialità dei Factory Outlet Center’, le modifiche all’ISA DG44U, relative all’aggiornamento delle ‘aree gravitazionali’. 

Infine, sono state definite le modalità per fruire dei benefici premiali per i contribuenti che applicano gli ISA per il periodo d’imposta 2024. 

 

La modulistica

 

Le modifiche apportate ai quadri contabili recepiscono quanto previsto dal decreto legislativo 30 dicembre 2023 n. 216, dalla legge 30 dicembre 2023 n. 213 e dal decreto legislativo 13 dicembre 2024 n. 192. 

 In pratica nei quadri H e F, precisamente nei righi H11 ‘Spese per prestazioni di lavoro dipendente e assimilato’ e F14 campo 1 ‘Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferente all’attività dell’impresa’, non devono essere indicati gli importi riferibili alle maggiori deduzioni in oggetto, introdotte dall’art. 4 del decreto legislativo n. 216 del 2023. Questo in quanto il maggior costo ammesso in deduzione, se riportato nei righi in cui è indicato l’ammontare delle spese per prestazioni di lavoro dei quadri H o F, avrebbe potuto determinare un ingiustificato peggioramento del punteggio ISA. 

In merito al quadro F, una importante novità è l’eliminazione del campo 2 del rigo F08 ‘Adeguamento valore esistenze iniziali’ che era stato introdotto per neutralizzare la possibile attivazione anomala degli indicatori di corrispondenza tra le esistenze iniziali del periodo d’imposta 2023 e le rimanenze finali del periodo d’imposta precedente. Questo perché l’articolo 1, comma 78, della legge n. 213/2023 aveva riconosciuto a favore del contribuente la facoltà di adeguare il valore fiscale delle esistenze iniziali a quelle reali di magazzino, misura che è stata soppressa per il 2024. 

Un’ulteriore significativa novità deriva dall’articolo 9 del decreto legislativo n. 192 del 2024 che ha modificato gli articoli 92 e 93 del Tuir, prevedendo nuove modalità di valutazione delle esistenze iniziali e delle rimanenze finali relative ad opere, forniture e servizi di durata infra e ultrannuale. 

Gli interventi normativi introdotti mirano a favorire il progressivo allineamento tra i valori fiscali e quelli contabili, anche in un’ottica di semplificazione e razionalizzazione degli adempimenti. 

Per prevenire commistioni tra criteri valutativi diversi che avrebbero potuto pregiudicare il corretto calcolo del punteggio ISA, è stata inserita un’apposita nota di attenzione nelle istruzioni relative alla compilazione dei righi da F06 a F09 che accolgono le esistenze iniziali e le rimanenze finali. 

Nei modelli ISA 2025 trova conferma la struttura del quadro H, destinato a recepire i dati contabili rilevanti ai fini dell’applicazione degli ISA per i soggetti esercenti attività professionali. La configurazione e l’articolazione dei righi del quadro H si presentano in sostanziale continuità con quanto previsto nel quadro RE del modello Redditi. 

L’art. 5 del decreto legislativo n. 192/2024 ha introdotto significative modifiche al regime di determinazione del reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni. Alla luce delle modifiche normative apportate sono stati aggiornati i riferimenti contenuti nelle istruzioni del quadro H, in modo da allinearsi al nuovo impianto normativo. 

Le società tra professionisti sono tenute alla compilazione del modello afferente la specifica attività economica. La compilazione dei modelli da parte di tali soggetti consentirà di acquisire le informazioni utili alla elaborazione dei relativi ISA per una futura applicazione. 

 

La semplificazione

 

Nell’ottica di proseguire nel processo di semplificazione dell’adempimento dichiarativo, con riferimento agli ISA relativi al periodo d’imposta 2024, è stata eliminata dai modelli per la comunicazione dei dati di 23 ISA, l’informazione relativa all’Anno di inizio attività. Tale informazione è già presente tra i dati che vengono forniti ai contribuenti nel set di ‘variabili precalcolate’ rilevanti ai fini del calcolo degli ISA e può essere sempre modificata in sede di compilazione del software ‘IltuoISA’.

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Lo Studio

Lo Studio Piruozzolo, opera prevalentemente in Provincia di Asti, pur con interessi diffusi in tutta la regione. Esso racchiude professionalità e competenze su più aree della consulenza aziendale ed esperienze significative in molteplici settori, supportate da una esperienza ultra ventennale del titolare fondatore.

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    dal 1986 al 1990;
  • esercizio di attività libero professionale autonoma
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  • iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Asti al n. 63
    – sezione A – con anzianità 10/05/1990;
  • iscritto al Registro dei Revisori Legali di cui al D.Lgs. 39/2010
    al numero 46241.

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Venerdì09.00 – 12.30 * 15.00 – 16.00

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